Disturbi Alimentari

I Disturbi Alimentari, o Disordini Alimentari o Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) o Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), sono patologie complesse classificate all’interno dei disturbi psichiatrici, che solitamente denotano una situazione di disagio e malessere psicologico profondi.

Le Aree Disciplinari coinvolte sono Psicoterapia, Psicologia, Nutrizionistica.

Per affrontare tutti questi disturbi il percorso maggiormente indicato è quello in équipe dove vengono coinvolti medici, psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti e naturalmente, nutrizionisti.

Le persone coinvolte affronteranno un percorso psicoeducativo che le porterà ad acquisire maggiore consapevolezza circa i propri comportamenti alimentari e un percorso psicoterapeutico per gestire meglio le emozioni sottostanti a tali comportamenti.

Sarà necessario in ogni caso intraprendere anche un percorso di educazione alimentare volto alla consapevolezza nei confronti del rapporto con il cibo e/o alla reintroduzione di alcune categorie considerate fobiche e si lavorerà sulla capacità di distinguere la fame reale dalla fame emotiva.

Binge Eating Disorder (BED)

Detto anche Disturbo da Alimentazione Incontrollata ed è caratterizzato da abbuffate che possono essere più o meno consapevoli (ad esempio ci si accorge di aver finito una scatola di biscotti solo nel momento in cui si prende l’ultimo).

Questo disturbo riguarda prevalentemente le donne ed è sempre innescato da emozioni difficili da contenere (come la rabbia).

Disturbo Evitante/Restrittivo dell'assunzione di cibo

Limitazione drastica dell’assunzione di cibo oppure evitamento di una particolare categoria di cibo che viene vissuto come un “nemico” (i dolci, la farina, il latte, … sono il male), oppure a timori legati a possibili conseguenze dannose dell’ingestione (ad esempio soffocamento o vomito); alcuni alimenti possono essere esclusi anche per le loro particolari caratteristiche sensoriali (colore, consistenza, odore).

Vigoressia o Bigoressia

Chiamata anche Anoressia Inversa, per differenziarla dall’Anoressia Nervosa, è una forma di dismorfofobia (preoccupazione per le forme) caratterizzato da un’immagine distorta del proprio corpo che è percepito troppo magro e poco muscoloso, portando chi ne è affetto all’ossessione per la massa muscolare e la massa magra, l’allenamento e l’attività fisica e una dieta ipocalorica e iperproteica, anche a scapito della propria salute.

Anoressia

Il termine Anoressia significa letteralmente “perdita dell’appetito”, tuttavia le persone affette da questo disturbo, in realtà, pur conservando l’appetito, si rifiutano di ingerire cibo. Talvolta si può sviluppare un comportamento ossessivo nella scelta del cibo e nelle sue quantità fino a farlo diventare un alimento fobico.

Dismorfofobia o Disturbo da dismorfismo corporeo

Disagio dovuto a particolari del proprio aspetto fisico che vengono percepiti come difetti, oppure percezione di essere eccessivamente in sovrappeso.

Bulimia

Il termine Bulimia significa eccessiva voracità (letteralmente “fame da bue”) e consiste nel compiere abbuffate, con o senza consapevolezza; talvolta questo comportamento è accompagnato da condotte eliminatorie (vomito autoindotto, assunzione di diuretici e/o lassativi, eccessiva attività fisica, …).

Vomiting o Sindrome da Vomito

Controllo del peso che non prevede necessariamente una riduzione nell’assunzione di cibo, ma che è caratterizzato da condotte di evacuazione come l’autoinduzione del vomito, ma anche l’assunzione di diuretici e/o lassativi o l’eccessiva attività fisica.