Disturbi Neurocognitivi (acquisiti)

I Disturbi Neurocognitivi (acquisiti) sono alterazioni delle funzioni cognitive causate da lesioni cerebrali (che ne determinano i sintomi), sopraggiunte a seguito di eventi e/o patologie che intaccano memoria, attenzione, linguaggio, percezione, funzioni esecutive, orientamento, ragionamento, motivazione.

Possono essere provocati da eventi traumatici o patologie neurodegenerative.

Le Aree Disciplinari coinvolte sono Neuropsicologia, Psicoterapia, Fisioterapia e Logopedia.

Disabilità Cognitiva Acquisita

L’alterazione delle funzioni cognitive è dovuta a un evento scatenante come:

  • Patologie vascolari quali dissezione aortica, aneurisma dell’aorta addominale, trombosi venosa profonda o flebite, embolia polmonare, arterite degli arti inferiori, ischemia, insufficienza cardiaca, disturbi del ritmo cardiaco.
  • Trauma cranico scatenato da colpi al cranio o al corpo, oppure da rotazioni o scatti repentini, o ancora da esplosioni o penetrazione di oggetti all’interno del cranio.
  • Sostanze e/o farmaci.
  • Emorragie cerebrali post-traumatiche (sviluppate a seguito di un grave trauma cranico) o spontanee (sviluppate in assenza di eventi traumatici, ad esempio la rottura di un aneurisma o una forte ipertensione che danneggia le pareti cerebrali).
  • Ictus o insufficienza cerebrovascolare ossia un evento improvviso legato al sistema vascolare che si verifica, nella maggior parte dei casi, quando un’arteria cerebrale si chiude improvvisamente interrompendo l’apporto di sangue a un’area dell’encefalo (Ischemia).
  • Tumori intracranici che invadono e distruggono il tessuto cerebrale in modo diretto, oppure esercitano una pressione sul tessuto circostante o all’interno del cranio, causano accumuli di liquido nel cervello, bloccano la circolazione del liquido cerebrospinale o ancora causano sanguinamento.
  • Altre condizioni mediche.
  • Più eventi contemporaneamente.

È possibile intraprendere un percorso finalizzato a recuperare parte delle funzioni compromesse e/o trovare strategie di compensazione funzionali.

Si comincia con la Valutazione Neuropsicologica, ossia un esame clinico e psicometrico, che attraverso test cognitivi validati e standardizzati, permette di descrivere il profilo delle funzioni cognitive della persona (come attenzione, memoria, funzioni esecutive ecc.) e progettare interventi riabilitativi.

Si prosegue con la Riabilitazione Neuropsicologica, ossia un percorso in cui vengono definiti degli obiettivi altamente individualizzati basati sui deficit riscontrati alla Valutazione Neuropsicologica e mirati a restituire efficacia alla funzione cognitiva lesa oppure fornire strategie funzionali di compensazione.

A questi si aggiunge il Percorso Fisioterapico.

Decadimento Cognitivo

L’alterazione delle funzioni cognitive è dovuta a una o più patologie neurodegenerative quali:

  • HIV. Nella fase più avanzata dell’infezione da HIV può verificarsi un deterioramento cognitivo globale cronico (Demenza), generalmente irreversibile. Secondo uno studio pubblicato nel 2013 dal National Instututes of Health, questo tipo di demenza colpirebbe oltre il 65% dei giovani affetti da HIV.
  • Morbo di Alzheimer. Forma più comune di demenza degenerativa che si manifesta prevalentemente in età presenile, caratterizzata dalla degenerazione del tessuto cerebrale con perdita di cellule nervose, accumolo di beta-amiloide e sviluppo di intrecci neurofibrillari.
  • Morbo di Parkinson. Malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta, ma progressiva, che coinvolge prevalentemente il controllo dei movimenti e dell’equilibrio, causata dalla morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina; può causare disturbi neuropsichiatrici come disturbi del linguaggio, della cognizione, dell’umore, del comportamento e del pensiero.
  • Parkinsonismo. Sindrome clinica caratterizzata da sintomi comuni al Parkinson, da cui si distingue perché non c’è degenerazione neurologica.
  • Malattia di Huntington. Patologia ereditaria causata da una degenerazione graduale delle cellule nervose alla base del cervello (quelle che rendono fluidi e coordinati i movimenti); è progressivamente invalidante e agisce contemporaneamente sui movimenti involontari, sulle capacità cognitive e sui disturbi psichiatrici (fino al disturbo mentale e alle tendenze suicidarie).
  • Altre malattie del sistema nervoso centrale. Demenza, Spina Bifida, Epilessia, Neuropatie periferiche.
  • Malattie sistemiche con effetti sul sistema nervoso centrale. Ad esempio il Diabete.

È possibile intraprendere un percorso finalizzato a minimizzare i danni della patologia in atto.

Si comincia con la Valutazione Neuropsicologica, ossia un esame clinico e psicometrico, che attraverso test cognitivi validati e standardizzati, permette di descrivere il profilo delle funzioni cognitive della persona (come attenzione, memoria, funzioni esecutive ecc.) e progettare interventi riabilitativi.

Si prosegue con un percorso di Stimolazione Cognitiva ossia una serie di attività mirate a stimolare le funzioni cognitive al fine di favorire meccanismi di compensazione.

A questi si aggiunge il Percorso Fisioterapico.

Disturbi Acquisiti del Linguaggio

Disturbi acquisiti, solitamente in età adulta, a seguito di lesioni in aree del cervello dedicate alla comprensione e alla produzione di linguaggio orale e scritto.

  • Disartria: difficoltà di controllo della muscolatura orofacciale con conseguente perdita della capacità di articolare le parole.
  • Aprassia verbale: alterazione nell’attivazione, nella coordinazione o nel movimento sequenziale della muscolatura orofacciale che rende difficile o impossibile produrre le unità sonore di base del linguaggio.
  • Afasia: può essere motoria (incapacità ad esprimersi attraverso la parola o la scrittura) o sensoria (incapacità di capire le parole dette o scritte da qualcun altro).
  • Disfonia: alterazioni della voce (acquisite).
  • Disfluenza o turbe del flusso verbale: Balbuzie (alterazioni involontarie del ritmo dell’eloquio dovute a ripetizioni, prolungamenti di suoni, pause e blocchi), Cluttering (estrema velocità e irregolarità dell’eloquio che impediscono di percepire alcune sillabe, rendendo difficile la comprensione).
  • Mutismo selettivo: incapacità di esprimersi in determinati contesti o circostanze, indipendentemente dall’assenza di motivazioni fisiche.
  • Disfagia: difficoltà nella deglutizione di cibo o aqcqua a causa di una disfunzione dell’esofago.
  • Squilibrio Muscolare Orofacciale (SMOF): alterazione delle funzioni orali quali suzione, respirazione, deglutizione, masticazione, articolazione fonemica (acquisiti).

Attraverso il trattamento logopedico si lavora sulla riabilitazione delle competenze proprie del linguaggio: denominazione, comprensione, produzione, ripetizione, scrittura e lettura.